Le vacanze estive sono ormai un ricordo, ma com’è stata l’estate dei mercati?

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Le borse chiudono uno dei loro migliori agosto di sempre, ma la volatilità è tornata a farsi sentire. Sui mercati pesa la continua evoluzione dei contagi e l’incertezza sulla ripresa economica dei Paesi. Le materie prime, come oro e argento, registrano livelli record, ma anche bruschi crolli, mentre il dollaro continua a deprezzarsi nei confronti della Moneta unica. La Fed intanto cambia la propria politica monetaria per cercare di risollevare le sorti dell’economia a stelle e strisce.

Un’estate incoraggiante per i listini di tutto il mondo: durante luglio e agosto hanno cancellato tutte le perdite causate dal lockdown e sono tornate in territorio positivo, segnando nuovi record storici. I cinque big del tech, Apple, Amazon, Microsoft, Alphabet e Facebook continuano a trainare Wall Street; i listini europei registrano il miglior agosto dal 2009, mentre i mercati asiatici beneficiano della netta ripresa dell’economia cinese. L’incertezza però è sempre in agguato, basta guardare all’intensa volatilità che ha caratterizzato le Borse di tutto il mondo nelle ultime settimane. I mercati sono stati infatti preda dell’evoluzione dei contagi dell’ultimo periodo e dei segnali contrastanti che arrivano dall’amministrazione Trump sulla questione cinese.  

Economia cinese in risalita
Vola l’economia cinese: gli utili delle sue imprese hanno registrato un +20% mensile a luglio. I profitti dell’industria sono balzati del 19,6%, si tratta del tasso di crescita più alto da giugno 2018. Sopra le aspettative anche l’indice Caixin sulla manifattura di luglio in crescita per il quarto mese consecutivo.

Gli Stati Uniti provano a ripartire
Sembra riprendersi anche l’economia statunitense trainata dai consumatori americani, che si confermano il motore di crescita della produzione a stelle e strisce. Le spese sono salite nel secondo trimestre del 4,7%, sopra le attese. In aumento anche gli utili delle aziende in crescita, sempre nello stesso periodo, del 4,8% e la produzione manifatturiera, che registra a luglio livelli al di sopra delle aspettative.

Le dimissioni di Shinzō Abe  
A sorpresa giungono dopo nove anni di servizio come primo ministro del Giappone le dimissioni di Shinzō Abe. Il suo partito liberal democratico, al governo della nazione dal 1955, dovrà trovare un sostituto capace di portare avanti le sue politiche. La Borsa di Tokyo nell’immediato non ha reagito bene alla notizia: l’indice Nikkei 225 ha perso l’1,41% dopo una settimana di recuperi che stavano consolidando la sua ripresa.

La Bce e l’approccio “wait and see”
Parlando di Europa, oltre al summit del Consiglio europeo, l'appuntamento cruciale per i mercati è stato rappresentato dalla riunione della Banca centrale europea del 17 luglio. Non ci si aspettava molto, ma in ogni caso gli investitori hanno avuto una rassicurazione in più. Francoforte ha lasciato invariati tutti gli strumenti di politica monetaria decisi finora per contrastare l’impatto economico della pandemia. Confermato il volume di acquisti temporanei nell’ambito del Pepp a quota 1.350 miliardi complessivi. Lo spread Btp-Bund, in seguito alla pubblicazione del comunicato Bce, ha preso la via verso il basso.

La Federal Reserve cambia strategia
Anche la Federal Reserve, la Banca centrale americana, ha deciso di mantenere invariati i suoi strumenti di politica monetaria. La Fed infatti ha confermato a luglio i tassi d’interesse nell'intervallo tra lo 0 e lo 0,25%. Durante la riunione di agosto ha inoltre annunciato un cambiamento nella sua strategia di inflazione. Dopo lunghi periodi sotto il 2%, la politica monetaria punterà a «un’inflazione moderatamente sopra il 2% per qualche tempo». Dopo trent’anni, in cui i tassi di interesse venivano alzati preventivamente ogniqualvolta fosse necessario evitare un aumento dell’inflazione, da adesso in poi si accetterà una crescita dell’inflazione più alta allo scopo di tendere alla piena occupazione.

Cambio euro-dollaro da record
Il dollaro continua a svalutarsi. Tanto che il cambio con la Moneta unica torna sui livelli di settembre 2018, grazie soprattutto al massiccio sell-off scatenatosi sul biglietto verde. Il Dollar Index nell’ultima settimana di luglio ha perso ben due punti. Come mai? Tutto è da ricondursi alle politiche espansive e i dati macroeconomici europei nettamente migliori rispetto a quelli Usa. Ora si attendono novità dalla Bce, che deve cercare di mantenere il cambio favorevole all’economia europea.

Oro ad alta volatilità e il prezzo del petrolio risale
A luglio l’oro si è avvicinato a nuovi massimi che non si vedevano dal 2011: il lingotto ha guadagnato da inizio anno oltre il 23%. Il forte aumento dei pacchetti di stimolo delle banche centrali di tutto il mondo, l’incertezza relativa alle ricadute della pandemia e le rinnovate tensioni sino-americane ne hanno accelerato la crescita, che si è fermata a metà agosto, quando il prezioso metallo ha subito un crollo delle quotazioni. Continua a salire invece l’argento, che ha mantenuto il suo trend positivo dopo il crollo di marzo. Le quotazioni di entrambi risultano in ogni caso molto volatili.

Il greggio ad agosto ha guadagnato terreno, con prezzi sostenuti dalle aspettative di stimolo degli Stati Uniti e un rimbalzo della domanda asiatica dopo il riavvicinamento con Trump. Futures sul petrolio Wti di ottobre stabili sopra i 40 dollari a barile.


Prepararsi all’autunno
Previsioni sull’andamento delle borse nei prossimi mesi sono ovviamente impossibili, ma che sotto il punto di vista economico e sociale possa trattarsi di un “autunno caldo” sembra assai probabile.
Per proseguire nel migliore dei modi un viaggio impegnativo, certamente una scelta saggia è affidarsi a un professionista per una periodica revisione e messa a punto del mezzo a disposizione.
Fuor di metafora, fissare un appuntamento con il proprio consulente finanziario per verificare lo stato di salute del proprio portafoglio di investimento, verificandone l’allineamento a esigenze e profilo di rischio personale, è un buon modo per mantenere la rotta verso i propri obiettivi.

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