Chat GPT, Bard e AI relazionale: alleati o nemici dell’uomo?

Contenuto elaborato da AdviseOnly.com per Fineco Bank

IN BREVE

  • L’Intelligenza artificiale relazionale impara dalle conversazioni con gli umani
  • Ma la tecnologia potrà sostituire gli umani sul lavoro o rappresentare un rischio per l’umanità?
  • La tecnologia in generale può aiutarci a produrre e lavorare, a patto che al centro del progetto ci sia sempre l’uomo

Sicuramente avrai sentito parlare di ChatGPT. E’ il più noto esempio di Artificial Intelligence relazionale, sistemi capaci di conversare con noi umani e, soprattutto, di imparare attraverso l’interazione. Bard invece è il nome dell’AI sviluppata da Google, la sua sfida a ChatGPT.
Se ne parla molto e un po’ ovunque, ma la domanda centrale è: questa tecnologia è nostra amica o nemica? La risposta dipende sostanzialmente da noi.

Allo stato attuale sembrerebbe che se ne sapremo fare un uso intelligente, sarà un’ottima compagna di avventure.

I grandi cambiamenti suscitano sempre reazioni forti

Cos’è l’innovazione tecnologica? Lo è stata la stampa a caratteri mobili di Gutenberg, ma anche l’elettricità e il motore a scoppio, che nell’ultimo quarto del 1800 segnarono il nostro ingresso nell’era moderna. E cosa dire dell’avvio dell’era informatica, negli anni Settanta del secolo scorso?
Si può affermare con buone evidenze fattuali che le “ansie da sostituzione” sono vecchie quasi quanto la tecnologia stessa. Alla fine del Diciottesimo secolo un operaio di nome Ned Ludd infranse un telaio1: da lì il luddismo, movimento che nel Diciannovesimo secolo in Gran Bretagna reagì in modo violento all’introduzione delle macchine nell’industria, considerate causa di disoccupazione e salari insoddisfacenti.

Certamente sembra un buon investimento

Le dimensioni del mercato globale dell’AI sono state stimate in 119,78 miliardi di dollari nel 2022 e si prevede che raggiungeranno i 1.591,03 miliardi di dollari entro il 2030, con un CAGR (il tasso annuo di crescita composto) del 38,1% dal 2022 al 20302, come puoi vedere nel grafico di apertura. Il grafico che segue, invece, ci dà un’idea dei ricavi previsti entro il 2025 per le varie voci che vedono impegnata l’AI.

Siamo di fronte al Megatrend per definizione, una macrotendenza in grado di scrivere la storia dei prossimi decenni. Come tutti i Megatrend, anche questo può diventare un tema d’investimento.
Ma per evitare passi falsi è bene affidarsi a degli esperti, per non fare come quelli che nel gennaio del 2021, dopo un tweet di Elon Musk, in piena FOMO (la famigerata Fear of Missing Out, paura di perdere un’occasione) scambiarono il titolo della Signal Advance Technologies, una piccola società attiva nel settore della tecnologia applicata all’healthcare, con l’app Signal, che tra l’altro non era nemmeno quotata in Borsa. Nel giro di qualche ora, il valore delle azioni salì da 60 centesimi a 38,7 dollari. Tutto per un abbaglio.
E qui ci ricolleghiamo al tema di partenza, cioè alla componente umana, nella vita come nel lavoro, nella quotidianità come negli investimenti.

L’Ai e la consulenza finanziaria

Per come è strutturata la delicata attività di consulenza finanziaria (e patrimoniale più in generale), lo scenario in assoluto più probabile è quello di un professionista che si avvale dell’Intelligenza Artificiale per raccogliere ed elaborare i dati, il che lo aiuterà moltissimo nel suo lavoro. I modelli di AI possono essere infatti di grande supporto all’investitore, per il tramite del consulente finanziario, in un’ottica di investimento lungo termine, per esempio per la pensione. Esistono già modelli che ti possono restituire un’idea precisa sulla fattibilità dei tuoi obiettivi e del percorso che hai in mente di fare per raggiungerli. Ma sono come un’automobile: per quanto notevoli siano le loro prestazioni, c’è bisogno di un pilota esperto e preparato alla guida che sappia come metterli in moto e dove portarti. L’Intelligenza Artificiale potrà poi aiutarti ad analizzare e categorizzare automaticamente i tuoi movimenti di conto, con le entrate e le uscite, aiutandoti a non sforare. Fornendoti quindi un’ulteriore assistenza nella quotidianità.
Più che un rimpiazzo, quindi, l’Intelligenza Artificiale si propone già oggi come supporto alla consulenza finanziaria e patrimoniale umana, un ausilio straordinario per il professionista, per aiutarlo per esempio con il lavoro a monte e con la burocrazia.

L'essenza dell'essere umano sono creatività ed emozioni

La tecnologia in generale può aiutarci a produrre e lavorare, ma non è dotata di creatività, sensibilità ed empatia, qualità esclusivamente umane.
Una macchina può aiutarci in molti ambiti, però non può ideare né tantomeno creare. Ciò vale per la tecnologia generalmente intesa e, oggi, per l’Intelligenza Artificiale.
Ci sono ambiti destinati a rimanere presidiati unicamente dalle persone. E tra queste vi è certamente la consulenza finanziaria.
Può l’AI capire cosa conta davvero per te? E può aiutarti a raggiungere ciò che per te ha un valore?
Una casa più grande in cui crescere i tuoi figli, per esempio. O il tuo progetto di una vita alternativa che accarezzi fin da giovane.
La verità è che niente come un essere umano può cogliere le emozioni di un altro essere umano.
Emozioni che, inoltre, giocano un ruolo fondamentale anche negli investimenti.

Ammettiamolo: starà pure imparando in fretta, ma sarà difficile condividere con un sistema di AI l’emozione per la laurea del figlio o per la nascita della nipotina. Questo può farlo solo un consulente umano, che fra l’altro sa anche trovare il momento giusto per parlare con il suo assistito.
La tecnologia è fondamentale, per esempio per raccogliere ed elaborare i dati con precisione e una velocità che è sempre più essenziale nel contesto odierno. E chi può avvalersi della miglior tecnologia gode senza dubbio di un vantaggio competitivo determinante.
Ma per quanto notevoli siano le prestazioni tecnologiche, la componente umana rimarrà essenziale.
Non sarà un caso che, come sottolinea Consob nel suo Rapporto annuale3, i primi motivi di soddisfazione nell’ambito della relazione con il professionista, subito dopo le competenze e le certificazioni, sono la chiarezza, l’attenzione alle esigenze del cliente e l’affidabilità.
Tutti fattori molto umani e tanto più apprezzati quanto più la relazione investitore-consulente ha modo di consolidarsi nel tempo.


1https://www.treccani.it/enciclopedia/luddismo
2https://www.precedenceresearch.com/artificial-intelligence-market
3https://www.consob.it/documents/11973/287812/rf2022.pdf/cf6f38e9-dbcc-6057-8fff-f56643facdba

COMUNICAZIONE DI MARKETING
I contenuti del presente articolo sono stati redatti da AdviseOnly.com e hanno scopo esclusivamente informativo. Pertanto in alcun modo devono essere intesi come consigli finanziari, economici, giuridici, fiscali o di altra natura e nessuna decisione d’investimento o qualsiasi altra decisione deve essere presa unicamente sulla base dei contenuti qui riportati. Allo stesso tempo in nessun modo costituiscono da parte di AdviseOnly.com un’offerta al pubblico d’acquisto o vendita di titoli e più in generale di strumenti finanziari e/o attività di sollecitazione all’investimento ai sensi del D.lgs. 24/02/1998, nr°58.
Allo stesso tempo, Fineco non si assume alcuna responsabilità in merito alla correttezza, completezza e veridicità delle informazioni fornite. Il presente messaggio non rappresenta in alcun modo una ricerca in materia di investimenti, un servizio di consulenza in materia di investimenti né attività di offerta al pubblico di strumenti finanziari.
Eventuali decisioni che ne conseguono sono da ritenersi assunte dal cliente in piena autonomia ed a proprio rischio.
Le informazioni contenute sono protette dai diritti di proprietà intellettuale e pertanto qualsiasi duplicazione, alterazione anche parziale o utilizzo non corretto dei contenuti in esse pubblicati e riprodotti è da intendersi vietata.